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L’insospettabile Alex

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Da un estremo all’altro….. il mio personaggio di questa settimana è un “marketing consultant”, per come l’abbiamo conosciuto noi, veramente inaspettato. A Tobolsk, attratti da una magica energia, siamo entrati in una vecchia torre dell’acqua in mattoni. (quando vi parlerò di Tobolsk vi racconterò le nostre impressioni e ciò che abbiamo visto). Prendiamo coraggio, seguiamo le voci e saliamo le scale fino al primo piano. Troviamo una sala con dentro una decina di ragazzi. In mezzo a quadri, fotografie e scenografie c’è Alex ad accoglierci, che parlandoci con un inglese impeccabile… finalmente… ci illustra subito il progetto artistico della torre e poi comincia a parlarci un po’ di sé. Ci racconta che fa’ il fotografo per passione, ci mostra subito delle sue foto scattate a Venezia e in Bulgaria e dopo di che ci spiega che insegna fotografia alla nuovissima scuola d’arte di Tobolsk. Mentre ci accompagna al ristorante ci parla del suo imminente progetto, cioè di uno spettacolo teatrale che sarebbe andato in scena l’indomani del nostro incontro e nel quale è coinvolta anche la moglie, che a nostra insaputa, era tra i 10 personaggi presenti nella torre. Per fortuna Alex decide di cenare con noi. Mentre noi ci beviamo una birra, mezza bottiglia di spumante semi-dolce offerto da dei ragazzi russi e ricambiamo offrendogli e bevendoci un chupito di vodka, lui pasteggia a tè (dice perchè deve guidare….), che Russo atipico per i nostri stereotipi! Durante la cena ci racconta del suo primo lavoro: consulente di marketing. Ci parla anche di alcune sue tecniche di lavoro, di come è riuscito ad unire il teatro e il business e di come utilizza gli attori per simulare problematiche che potrebbero presentarsi nei negozi da lui seguiti. Naturalmente lo bombardiamo di domande, di tutti i dubbi e le curiosità che ci si sono presentate durante i nostri 20 giorni passati, tra una risposta e l’altra ci racconta che ha 30 anni, ci svela il significato di qualche parola che sentiamo ripetere di continuo ma che noi ancora non comprendiamo, ci smentisce il fatto che i Russi si baciano in bocca, ci parla dell’espansione e delle problematiche di Tobolsk, ci conferma che d’inverno la temperatura scende sotto i 35 gradi, che il fiume si ghiaccia completamente e ci da qualche consiglio per la nostra futura meta: l’attesissimo lago Baikal. Dopo cena ci riporta in ostello e ci saluta dicendoci che la sera prima aveva cenato con degli americani e sorridendo conclude: siete davvero tanto diversi!

2 Comments

  1. bisogna che veniate a capo del dilemma sul perchè i russi sorridono poco. In spagna ci avevano detto che ridere spesso, sorridere è visto come un comportamento un po’ da scemi! se è così è un bel casino!! :) sto trekking alura? ho visto delle foto del lago ghiacciato: moolto ghiacciato, mooolto bello! un Bacio, Vè.

    1. ma ciao…. il dilemma non sussiste… i Russi sorridono e ridono, quasi tutti (fortuna per noi, in questa situazione), è solo che lo fanno al momento opportuno… diciamo che non si sprecano nel farlo… i trekking sono andati alla grande… le nostre performances sono state degne di nota…abbiamo fatto la “banja”, tipica sauna russa compresa di schiaffeggiamento con fogliame….tra poco, appena avremo un attimo di tempo scriveremo tutto sul blog e posteremo qualche foto… ti abbraccio forte (il tuo messaggio per la mia partenza mi accompagna sempre, grazie ancora..)

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