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Il guardia parco napoletano nell’anima (con il massimo rispetto e stima per la categoria)

(in onore del perfetto utilizzo dei verbi da parte dei napoletani proverò a scrivere questo post usando il passato remoto, siate tolleranti)

IMG_20140930_191922(inutile dirvi che il figone di sinistra è il mio uomo)
Il personaggio di questa settimana è Alexandr Beketov, un uomo al quale non fummo capaci di dire no, ma anche l’uomo che ci ospitò ad Ust-Barguzin, ex guardia parco della penisola di “Holy nose”, ora proprietario del rustico ostello “Beketovs’ Guesthouse” e guida per i turisti. Premetto che ci venne detto che quest’uomo parlava inglese ma mai cosa fù più sbagliata.Arrivammo da lui la sera e nonostante sapesse che avremmo usufruito solo del posto letto non ci fu verso di fermarlo…. quasi ci spinse dentro la “banja”, che fece con noi schiaffeggiandoci e facendosi schiaffeggiare con ciuffi di rami infogliati. Poi, dopo che rimasi sola con lui nella sauna e capitò la classica scena da film di Vanzina con l’accidentale caduta dell’asciugamano e le esposizione delle sue vergogne, ci invitò, con tutta la sua più estrema cordialità, ad assaggiare il suo Omul, tipico pesce del Baikal (c’è da dire che è anche l’unico) e di conseguenza, per non apparire scortesi, non potemmo riufiutarci di assaggiare i manicaretti della moglie che ci propose con così tanta insistenza… a fine cena offrì e ci bevemmo la sua buonissima vodka ma dopo tutto ciò ricevemmo anche il salato conto… Comunque ci godemmo tutto con gran gusto…Quando fummo a tavola ci raccontò che la vodka la produce dal latte fermentato e fu per questo motivo che rimase così gradevole al nostro palato nonostante i suoi 50° di alcolicità…. io e Anto l’aprezzammo molto e si vide senza alcun dubbio…Il mattin seguente, per portarci sulla penisola di “Holy nose”, si vestì con la vecchia divisa da guardia parco che gli calzò un po’ stretta ma con stile.. Apprezzammo di gran lunga la sua ospitalità ma anche con l’ultima “banja” ci fregò… decidemmo di pagarla a parte e perciò ce la preparò in un luogo diverso e meno incantevole da quello mostratoci il primo giorno. Ma quando gli feci presente il qui pro quo le orecchie da mercante utilizzò….  daltronde ci truffò prima del bacio con cui ci salutò..

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