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Purtroppo è finita la nostra splendida permanenza in Russia e per fortuna, zio Enzo, siamo sopravvissuti…. in più ci porteremo dietro ricordi di gentilezza, cordialità e tanta curiosità, nonostate abbiamo dovuto affrontare altrettante, ma secondarie, difficoltà : l’incoprensione linguistica, la diversità gestuale, l’incapacità da parte dello stato russo di segnare in maniera visibile i nomi delle vie, la totale confusione dei numeri civici, la poca flessibilità nel comprendere una pronuncia differente e la totale assenza di segnaletica delle varie strutture ricettive. Ma tutto ciò si supera grazie ai posti che vengono visti e vissuti:
– non si può perdere la fiabesca e romantica San Pietroburgo, dedicategli una settimana, è tutta da visitare a passeggio
– una scappata a Mosca bisogna farla, bisogna godersi il dinamico e coinvogente Gorky Park, l’incantevole piazza rossa resa tale dalla chiesa di San Basilio, il cremlino e la musicale vita notturna
– la bellissima cittadina di Suzdal che con la sua pace e la sua bellezza naturalistica non vi farà andare altrove per almeno tre giorni pieni
– il mio attesissimo lago Baikal, soprannominato, non per altro, la perla della Siberia. Solo lui meriterebbe un mese, ma se il vostro tempo è limitato godetevi, senza alcun dubbio, la lunare isola di Olkhon e la selvaggia penisola di “holy nose” vicino alla piccola cittadina di Ust-Barguzin. (per i più temerari il periodo migliore per recarsi su questo lago spettacolare è da dicembre a febbraio, lo troverete completamente ghiacciato e percorribile non in traghetto ma bensì in macchina)
Ma ciò che vi arricchiarà di più, statene certi, sarà il viaggio in 3° classe sulla Transiberiana, è il momento più vero che potrete vivere in tutta la Russia.
Ps: noi abbiamo avuto il piacere di visitare questa nazione nel periodo di settembre,  che a nostro avviso è un buon compromesso per trovare ancora delle calde e lunghe giornate e poco turismo.